Tutto lo sfarzo che girava intorno al Fashion System sembrano ormai dei ricordi lontani. La comunicazione digitale diventa sempre più importante per veicolare i messaggi attraverso social media, web e adv.
L’evoluzione del Fashion System 2020 sposta la comunicazione sempre di più sui social network per creare le connessioni. La rivoluzione digitale coinvolge e stravolge il ondo dell’editoria. La comunicazione classica è destinata ad estinguersi o può essere sapientemente abbinata ai magazine online? Ma ora, andiamo a conoscere i protagonisti di questo digital speech e insieme a loro andremo ad argomentare la nuova tematica di oggi.
Alessandra Bonini – Social Media & Influencer Marketing
Ormai ospite fisso dei nostri speech Alessandra sta dando il suo contributo settimanale a supporto della comunicazione e strategie online da intraprendere. Ormai, siamo arrivati all’ottava puntata, condividendo i diversi step di Covid 19.
Com’è cambiata la comunicazione e quali saranno i progress che ci dovremo aspettare?
Ormai concordiamo tutti sul fatto che questi mesi stanno cambiando profondamente le nostre vite, non solo dal punto di vista personale, ma anche da quello professionale.
Tra i cambiamenti in corso vi sono anche quelli legati alla comunicazione delle aziende, soprattutto online. Quello che importa realmente è il prodotto che si vende e come l’azienda decide di approcciarsi ad una situazione di crisi come quella attuale.
Ma in che modo un brand può comunicare con i suoi consumers?
Si può scegliere l’empatia e quindi mettere completamente al centro la persona che non è più cliente, ma diventa al pari del brand. Un’altra scelta che si può portare avanti è quella delle emozioni. Convertire la produzione della propria azienda per produrre beni utili alla comunità è quanto fatto dalla famosa casa di moda italiana Armani e da Calzedonia.
Se da un lato c’è chi ha scelto la discrezione, vi sono anche brand che hanno deciso di distrarre i propri utenti con post divertenti, frivoli e volti a distrarre dalla situazione critica dovuta dal Coronavirus. Un esempio è quello di MiuMiu che, nonostante quanto stia accadendo, ha deciso di lanciare sui social media la propria linea primavera/estate.
A conclusione di tutto bisogna dire che la comunicazione in questa fase delicata, forse non seguirà particolari regole proprio perché è nuova per tutti. Come sempre è necessario sperimentare e tentare diverse strade per comprendere quella più adatta al proprio brand e ai propri utenti.
A.Dotti – Editor in chief and Creative Director of StopInteractive
Storico fotografo e videomaker con esperienze e relazioni internazionali. Sempre all’avanguardia nel linguaggio digitale perché conoscitore di tutte le tecnologie in questo ambito e creatore di alcune di esse, maldestramente scopiazzate da molti in questi ultimi anni.
Come hai saputo coniugare il tuo background professionale in questa nuova sfida digitale?
Semplicemente ho rallentato il mio tempo di creatività e creazione focalizzandomi sulla mia visione di bellezza, creando un team per il magazine StopInteractive.
La carta vincente è la condivisione, grazie al mio background, il mio desiderio di sapere ciò che mi circonda sempre in continuo mutamento e il mio team abbiamo creato una nuova visione di magazine, fresco ed attuale ma con un’impronta culturale fotografica classica, quella di quando si scattava in analogico, che ormai si sta perdendo a causa del digitale.
Come sei riuscito a renderlo unico nel suo genere?
StopInteractive è un mix di culture e visioni creative, “Just Classic Pop” l’unione della classicità e le varie correnti artistiche del pop, reinventando la bellezza e le immagini sotto una chiave moderna e digitale, come un cocktail perfettamente miscelato che racchiude in se tutti i suoi sapori contrastanti.
Shinichi Morita – Collaboratore StopInteractive & Hairstylist
Milano è stato l’epicentro dove Covid19 ha iniziato ad espandersi a macchia d’olio riducendo il popolo italiano a dover rinunciare alla propria quotidiana normalità, per poter preservare la propria salute ma anche quella altrui. Pian piano, nostro malgrado, l’epidemia si è estesa oltre i confini italiani contagiando il resto dell’Europa, l’oriente fino ad arrivare negli Stati Uniti.
Come hai vissuto il periodo di Lockdown in Giappone?
È stato bello stare con la mia famiglia che non vedevo mai. Mi ha fatto capire che ogni tanto avrei bisogno di tornare a casa.
Anche voi come in Italia avete dovuto cambiare stile di vita restando a casa?
In Giappone non c’era lockdown come in Italia. Hanno fatto chiudere alcuni negozi dove si radunano tante persone ma tanti sono rimasti anche aperti. Io sono riuscito a lavorare dal mio padre che ha un salone. Sono stato fortunato.
Ora, con la Fase due ci stiamo risollevando da queste pandemia e dalle forti criticità iniziali? Tutto ciò come ha impattato sulla tua professione?
Sicuramente continuerò a fare Hairstylist ma abbiamo bisogno avere molta attenzione su tante cose. Mi ha fatto capire che dovrei inventare un business che posso lavorare anche se resto a casa. (Per esempio creare il marchio di prodotto di capelli, YouTube tutorial etc..)
Mario Gramegna – Photographer collaborator of stopinteractive
Fotografo di successo nel settore fashion e beauty, sei l’eccellenza della fotografia italiana.
Hai girato il mondo, facendo tappe importanti come Londra, Parigi, New York. Da qualche anno, hai aperto il tuo spazio creativo, lo Shot Studio Milano, insieme al tuo socio Lorenzo Cherubini.
Un unico spazio che riunisce differenti professionalità: fotografia, styling, hair e make-up.
Com’è cambiata la fotografia di moda negli ultimi anni?
C’è stato un cambiamento epocale nella fotografia anche con l’arrivo del digitale. Come si evolve la moda così di seguito la fotografia. Cambiano le attitudini delle modelle, le luci e la comunicazione.
I fotografi oggi sono molto bravi nella tecnica al computer, ma la fotografia è cogliere l’attimo giusto. Io ho imparato a usare l’obiettivo osservando gli altri.
Mi sono ritrovato a essere chiamato da Christy Turlington che mi voleva come make-up, Kate Moss, Gianni Versace. Viaggiavo molto, Caraibi, Islanda, gli editoriali per i grandi servizi di Grazia, un sogno per uno giovane come me.
E soprattutto nelle frenesia all’epoca non me ne rendevo conto, ero diventato indispensabile per la realizzazione degli editoriali.
I social hanno agevolato o danneggiato la fotografia?
I social hanno rivoluzionato la fotografia dandone visibilità alla professione del fotografo.
Hai immortalato le star più famose, ma ce un’artista che ti piacerebbe fotografare?
Linda Evangelista, perché è una donna straordinaria. Amo il mio lavoro in ogni sua sfaccettatura e voglio rappresentare al meglio la bellezza e la sua essenza.
Non fotografo solo persone dello Star e Fashion System ma anche real people, infatti, mi capita di invitare le persone presso il mio studio per regalargli un ritratto.
Un ringraziamento speciale va a Costanza Castiglioni con il supporto grafico
Ringrazio tutti voi per aver seguito il nostro speech, spero che le tematiche affrontate siano state pertinenti alle vostre aspettative e per ulteriori curiosità vi invito a contattare direttamente i relatori.