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Anche i Font hanno una personalità

I Graphic Designer scherzano sempre sulla variegata scelta di font che potrebbero inserire in un progetto, poi utilizzano sempre gli stessi.

font sono un elemento importante in qualsiasi ambito lavorativo. Chiunque, e non solo chi si occupa di grafica, almeno una volta nella vita  ha dovuto affrontare la difficile scelta del font corretto da utilizzare per il proprio lavoro.

In un’era come in quella in cui viviamo l’utilizzo del pc è sempre più frequente, anzi aggiungerei indispensabile, quindi è utile conoscere la psicologia che si nasconde dietro un font, per poterlo scegliere correttamente durante la stesura di un progetto.

Ma qual è il significato che si nasconde dietro i fonts?

Dietro ogni famiglia di font esiste, infatti, un significato nascosto che è in grado di imprimere un carattere unico al font in questione. Ora cercheremo di capire insieme quali sono i font più comuni e in quali occasioni utilizzarli.

Dietro ogni famiglia di font esiste, infatti, un significato nascosto che è in grado di imprimere un carattere unico al font in questione.

Le 5 famiglie di fonts più utilizzate ad oggi, sia nel web che nella grafica tradizionale sono il serif, il sans serif, lo slab serif,  lo script e il modern.

Il serif è fra le varie famiglie di fonts il più adatto per gli eventi aziendali. Carattere autoritario, rispettabile e serio, per questo motivo viene impiegato per le comunicazioni e i documenti ufficiali di una compagnia aziendale. Fra i fonts di questa famiglia, infatti, fanno parte il comunissimo Times New RomanGeorgia e Baskerville.

Tutti i fonts che fanno parte della famiglia dei san serif sono utilizzati in qualsiasi ambito, dal web alla grafica tradizionale, al video. Helvetica, VerdanaArialCalibriCentury Gothic sono i nomi più comuni in assoluto per quanto riguarda il mondo dei fonts. Vengono utilizzati soprattutto per seminari e conferenze.

La famiglia dello slab serif è meno comune rispetto alla precedente. Queste due tipologie di Font Rockwell e Bevanper vengono utilizzati  per realizzare locandine di eventi, concerti o festival. Il carattere di questi fonts è forte, allegro e carico di energia, proprio come un bel concerto dal gusto rock.

Script è la famiglia di font per eccellenza che rappresenta al meglio le feste chic e raffinate. I più utilizzati sono il Lucida e il Pacifico. Per gli eventi privati la famiglia di fonts più utilizzata è quella del modern. Esclusivi, fashion e dal carattere moderno, questi tipi di fonts sono impiegati per dare un tocco di stile ai tuoi inviti personali.

Ci sono alcune sfumature che potrebbero legare più di quanto pensiamo un font ad una persona. Chiunque, infatti, quando legge qualcosa, è influenzato dall’aspetto visuale del carattere tipografico che si trova di fronte.

E se anche i font avessero una personalità?

La ricerca sugli aspetti in comune tra psicologia e tipografia è molto ridotta. Però, il modo in cui percepiamo diversamente un testo scritto con un determinato carattere o un altro è sicuramente un indice che non percepiamo ciò che leggiamo semplicemente con la nostra vista.

Quando guardiamo un determinato carattere lo elaboriamo, non ci fermiamo al semplice atto di lettura. Ecco quindi che non guardiamo semplicemente un carattere, il nostro cervello elabora molte informazioni sensoriali e le rielabora.

Quando guardiamo un determinato carattere lo elaboriamo, non ci fermiamo al semplice atto di lettura.

I caratteri tipografici comunicano informazioni non verbali proprio come l’abbigliamento di qualcuno, il tono di voce, la colonna sonora di un film. Un determinato font può far sembrare qualcosa più attraente e si sarà più inclini a comprarlo: si pensi alle etichette di un vino o di un distillato.

Il nostro cervello, inoltre, può abituarsi a collegare alcuni caratteri con determinate attività, così che quando lo vediamo ci evoca un preciso immaginario. I font, tuttavia, non hanno il potere di manipolarci, ma alcuni brand utilizzano determinati font per condizionare il consumatore e indurlo all’acquisto.

Ecco che la provenienza, i valori, gli obiettivi di un marchio sono comunicati con caratteri in grado di diventare veri e propri strumenti di storytelling.

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8 commenti

Sara Bontempi 24 Aprile 2019 at 14:15

L’articolo è davvero interessante, è proprio vero che la scelta dei Font è molto importante quando si vuole trasmettere qualcosa.

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fra 24 Aprile 2019 at 16:51

anche io credo che ogni font abbia la sua personalità in quanto è un vero strumento che usiamo a supporto della nostra immagine

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Lucia di Tommaso 24 Aprile 2019 at 20:18

In effetti è davvero importante scegliere con cura il Font da utilizzare perché credo che attiri di più l’attenzione di un testo e quindi viene anche più voglia di leggerlo

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Esmeralda 24 Aprile 2019 at 21:22

Non sapevo ci fosse “un mondo” dietro la scelta di un font! Post molto interessante.

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Valentina 24 Aprile 2019 at 22:43

Non sapevo che anche i caratteri potessero fornire un quadro della nostra personalità, dovrò stare attenta a non farmi conoscere, amo il mistero. Grazie di queste utili informazioni.

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ilmondodichri 25 Aprile 2019 at 10:14

adoro la grafica e scoprire queste piccole chicche e curiosità mi rallegra sempre

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Michy Px 25 Aprile 2019 at 18:38

Articolo davvero molto piacevole e bello, credo anche io che i Font abbiano la loro personalità ^_^

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Veronica 25 Aprile 2019 at 20:30

Concordo perfettamente! Alcuni ad esempio li lego nella memoria a marchi storici della mia infanzia, vuol dire che erano molto efficaci.

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